Il concetto di benessere nel corso degli anni ha subito numerose modifiche e ampliamenti che hanno condotto ad una visione del termine più ampia e completa, non più incentrata sull’idea di assenza di patologie, ma come uno stato complessivo che per la sua trasversalità affronta la totalità dei diritti e le tutele, dalla salute, al reddito, alla casa, al fisco, alla sicurezza, all’accessibilità delle città.
Parlare di benessere significa parlare del Welfare, di Welfare inclusivo.
Il benessere della popolazione e in particolare degli anziani e delle anziane, non è un fatto residuale o costoso, è un interessante volano di sviluppo se legato alla capacità ed alla libertà di scegliere in autonomia quale orientamento dare alla propria vita, a politiche che sappiano rimettere al centro la persona, alla capacità di mantenere in relazione generazioni, mentalità, umanità, culture diverse.
La realizzazione dello “Stato di benessere”, traduzione letterale di Welfare, deve vederci in prima linea, a sollecitare le istituzioni a svolgere le loro funzioni di programmazione, indirizzo, coordinamento e controllo dei soggetti pubblici e del Terzo Settore, per garantire l’universalismo dei diritti per tutte/i, e fornire le risposte adeguate, a partire dai bisogni espressi dalle persone sul territorio.
E’ necessario dar vita, con precise proposte, all’interno di Piattaforme territoriali di Comprensorio di Lega, oltre che Nazionali e Regionali, ad una negoziazione sociale che sappia: mettere al centro della politica amministrativa il lavoro, lo sviluppo e la crescita, far ripartire i consumi, ottenere un fisco più equo, salvaguardare e incrementare una rete di servizi sociali e sanitari omogenea sui territori e favorire la coesione sociale per tutti i cittadini e le cittadine e dare risposte ai nuovi bisogni che l’allungamento della vita pone che condizioneranno in modo consistente non solo le politiche previdenziali e sanitare ma anche le politiche sociali, quali sono quelle abitative, di sicurezza per il tempo libero, per il diritto alla mobilità e per l’apprendimento permanente.
La persona, l’uomo la donna nelle varie fasi della vita, deve essere il fulcro della contrattazione sociale, per sostenerli ed aiutarli quando nascono, crescono, invecchiano e muoiono.
Forti anche nel progetto sviluppato nei mesi scorsi intitolato “la lega come motore della contrattazione sociale, territoriale, progetto che tutti abbiamo ritenuto fondamentale per il riposizionamento della nostra categoria che si accompagna ad altri progetti formativi quali quelli con l’INCA. Progetti che nascono dall’esigenza di darci una nuova organizzazione del nostro impegno irrinunciabile per sviluppare un nuovo modo di stare nel territorio dandoci una rinnovata priorità: una contrattazione sociale che risponda ai bisogni del territorio, ai bisogni delle persone.
Progetto che si aggiunge alle nostre piattaforme nazionali e regionali.
Importante in questo senso è anche la proposta di Legge Regionale sull’invecchiamento attivo.(inserireLink)
Gli ambiti del Dipartimento Benessere dello Spi del Lazio: Educazione permanente, politiche della casa, legalità, sicurezza, progetto memoria, rapporti con l’UDU e la Rete degli Studenti, politiche di genere, iniziative culturali, di ricerca e relativi rapporti con le associazioni, richiedono un forte intreccio con gli altri dipartimenti ma anche di fare rete con gli altri soggetti.
I progetti del dipartimento benessere regionale vivono nei territori valorizzando le esperienze già sviluppate e le specificità territoriali.
Progetto memoria
Da anni lo Spi è impegnato nel terreno della memoria: oltre che dei diritti, della lotta alla disuguaglianza, alla discriminazione della solidarietà, della democrazia, della pace.
Il progetto memoria assume per lo Spi Cgil Lazio una grande importanza perché siamo consapevoli della necessità del nostro impegno a trasmettere alle giovani generazioni la conoscenza degli anni passati attraverso l’esperienza di esperti e protagonisti.
Lo realizziamo nelle scuole di ogni ordine e grado proponendo ai dirigenti scolastici i nostri progetti che a partire da quest’anno si allargheranno all’approfondimento della stagione delle grandi lotte degli anni 60-70-80: la conoscenza dello Statuto dei lavoratori e della grande stagione della conquista delle leggi delle donne (nuovo diritto di famiglia, parità salariale, aborto, divorzio), progetto che realizzammo con la rete degli studenti e con l’UDU.
Coinvolgendo la categoria interessata, l’ANPI, le CdlT, i protagonisti.
Promuovere la raccolta di memoria dei nostri iscritti, storia di vita e di impegno che devono essere valorizzate.
http://www.libereta.it/premio-libereta
Progetto sicurezza
Rispetto a questo tema, nostro sono nell’immediato alcune campagne di sensibilizzazione:
- Siamo tutti pedoni
- Campagna “Non ci casco”
- Sul tema Gioco D’azzardo
- Come gestire rapporto con le banche
- Iniziative da realizzare in rete con altre associazioni Federconsumatori e Auser.
Progetto legalità
La legalità, la giustizia, convivenza solidale sono valori fondati di una cittadinanza attiva contrastare legalità e illegalità e criminalità è un dovere.
Nei prossimi mesi promuoveremo nelle scuole del Lazio iniziative sul tema della legalità in cui sarà proiettato il video “Terre Rosse” che racconta l’esperienza diffusa dei campi della legalità dello Spi Cgil.