LiberEtà
La rivista LiberEtà nasce con il nome “Il pensionato d’Italia” nel 1951 da un’intuizione di Giuseppe Di Vittorio che, appena nata la Federazione dei pensionati italiani, volle dare vita ad un giornale di informazione per gli ex lavoratori e le ex lavoratrici della Cgil.
Nel corso del tempo, il nome e il posizionamento della testata sono cambiati. Oggi LiberEtà, che arriva in abbonamento a circa 170mila famiglie, si propone non solo come un punto di osservazione speciale sulla condizione sociale degli anziani e dei pensionati, ma anche come luogo di incontro e di confronto di una comunità che si riconosce nella solidarietà tra le generazioni e che partecipa attivamente alla costruzione di una società del benessere.
Il mensile dello Spi Cgil
“LiberEtà”, il mensile dello Spi Cgil, vuole essere la voce dei diritti collettivi e individuali degli anziani e dei pensionati, vuole rappresentare un punto di incontro tra le generazioni, essere portavoce di una cultura della solidarietà e della cittadinanza attiva, recuperare e tenere viva la memoria collettiva.
“LiberEtà” è uno strumento di informazione e approfondimento che nel mare sconfinato della comunicazione, si pone come obiettivo principale quello di affrontare in maniera obiettiva e comprensibile i problemi di una società in continua e sempre più complessa evoluzione. Anche per cercare di arginare in qualche modo quel blocco di potere economico, politico e informatico che è andato consolidandosi nel nostro paese in questi ultimi anni.
Occhi puntati sulla famiglia, senza dimenticare però che questa è formata da soggetti sociali, portatori di diritti, richieste ed esperienze. Anziani, donne, giovani, lavoratori: questi sono dunque i lettori di “LiberEtà”.
È infatti in uno spazio allargato, dove si incontrano le esperienze di chi lavora con le generazioni più giovani e più anziane, che si sviluppa quel patto intergenerazionale che nel nostro paese sostiene in maniera molto importante l’idea di un welfare solidale e universale.
LiberEtà è una rivista mensile che non è acquistabile in edicola, ma esclusivamente in abbonamento. Sfoglia qualche pagina!
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L’abbonamento annuale postale a LiberEtà costa solo 12,00 euro, per gli abbonamenti dall’estero il costo è di 19,00 euro.
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Telefono: 06444811
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Sito web: www.libereta.it
LE PAROLE DEI SERVIZI SOCIALI E SANITARI - GLOSSARIO
A cura di Franco Brugnola e Rino Giuliani
Questo glossario lo abbiamo pensato riprendendo l’indicazione dello SPI CGIL nazionale alle strutture regionali affinchè un analogo elaborato predisposto dallo SPI CGIL venisse implementato alla luce delle peculiarità delle singole regioni.
Nel lavoro sul campo che ha prodotto una sorprendente mole di parole usate nel “sanitario” e nel “sociale” è venuto in evidenza come con le parole si descrivono spesso contenuti omogenei fra loro ma anche come alle stesse parole si attribuiscono talora significati diversi fra regione e regione: è il caso, ad esempio, della parola “integrazione sociosanitaria”.
Anche questo dato può essere inteso come un indicatore della esistenza delle cosiddette venti “repubbliche” regionali la cui rafforzata autonomia a seguito della modifica del titolo V° della Costituzione non sempre si è armonizzata con l’esigenza di un quadro nazionale programmato e tenuto unito, in ognuna delle regioni, da un profilo di eguaglianza nell’accesso ai servizi da parte dei cittadini utenti e da standard strutturali condivisi.
Il glossario, è mirato in primo luogo ai dirigenti comprensoriali e delle Leghe dello SPI CGIL di Roma e del Lazio e va inteso come uno strumento, come uno degli utensili della sindacale “cassetta degli attrezzi” a disposizione di quanti, nel nostro sindacato o operatori interessati, abbiano voglia di farne uso per “leggere” una realtà complessa e in evoluzione.
L’auspicio è che da successivi suggerimenti e osservazioni se ne possa produrre l’aggiornamento tenendo comunque conto che con le trasformazioni e le evoluzioni del sistema di welfare si trasformano ed evolvono anche le parole che quel sistema descrivono.
Case della salute nel Lazio tra impegni e realizzazioni
Il welfare non è solo “servizi” ma soprattutto una consapevole scelta strategica che può contribuire, anche nella regione Lazio, alla ripresa economica e sociale. Un grande investimento capace, per un verso, di garantire diritti e, per l'altro, di alimentare la crescita attraverso la creazione di posti di lavoro. Il convegno sulle Case della salute nel Lazio ha costituito un significativo contributo dello SPI del Lazio a quella importante mobilitazione di tutta la CGIL a sostegno del diritto alla salute.
Dalla A alla Z – Vademecum sociosanitario
Libro scritto da A cura dello Spi Cgil
Termini come Caregiver, PUA, UVM, Day Surgery, dimissione protetta, LEA, OSS, OSA mettono a dura prova cittadini e utenti.
Questo Vademecum, realizzato dal Dipartimento sociosanitario dello Spi Cgil, aiuta a comprendere meglio il linguaggio del welfare in Italia, spesso poco chiaro, e a dare delle prime, semplici risposte ai quesiti più frequenti.
È rivolto innanzitutto agli operatori delle Leghe dello Spi, ma anche a quanti, semplici cittadini, vogliono capire il significato di una parola, di una frase, di un acronimo.