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IL 28 OTTOBRE I PENSIONATI DI CGIL E UIL DEL LAZIO SARANNO IN PIAZZA IN TUTTE LE PROVINCE DELLA REGIONE

Pensioni, sanità, fisco e non autosufficienza, questi i temi a valle della mobilitazione indetta dai pensionati di Cgil e Uil per il prossimo 28 ottobre con manifestazioni nelle piazze di tutte le province della Regione e un grande sit-in in Piazza Santi Apostoli a Roma a partire dalle 9.30.

“Vogliamo partire dal problema più evidente che hanno le persone: la propria condizione materiale di vita; quindi, il reale potere d’acquisto dei pensionati e delle loro famiglie” spiegano Alessandra Romano e Oscar Capobianco, rispettivamente segretaria generale SPI CGIL Lazio e segretario generale UILP Lazio.

Difatti, la tenuta delle pensioni come strumento di garanzia di reddito e di dignità - inteso in senso più complessivo, perché il potere d'acquisto è anche il diritto ad accedere a una sanità pubblica e a non dover pagare per potersi curare - è il diritto a risposte universali sulla non-autosufficienza in un paese in cui crescono le cronicità e le fragilità; è il diritto a non sentirsi vessati come unici soggetti che pagano le tasse a fronte di un sistema che invece legittima l'evasione e che, attraverso l’estensione della flat tax, afferma il principio che qualcuno è autorizzato a non contribuire secondo le proprie possibilità.

Per CGIL e UIL i messaggi tranquillizzanti del Governo circa la rivalutazione delle pensioni rivelano in realtà la non volontà di avviare quella riforma che è ormai indispensabile per la tenuta del sistema previdenziale anche per le future generazioni.

“Sarà una piazza nella quale porteremo le nostre riflessioni su pensioni, sanità, non autosufficienza e fisco – proseguono i dirigenti sindacali -. Perché tutto si tiene insieme. Perché ci misuriamo con un governo dalle marcate posizioni conservatrici e nazionaliste con un'idea di controllo della società e di annullamento delle diversità e delle opinioni distanti dalla loro visione e dal modello di società che intendono realizzare, senza intralci”.

Il sindacato ha assunto questa sfida pienamente: “Ci mobilitiamo per la dignità della condizione dei pensionati, per affermare il ruolo politico e l'agire politico dei pensionati” concludono Romano e Capobianco.

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